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giovedì 1 agosto 2013

4 - Altri esercizi

a cura di Micaela Crisma, psicoterapeuta ACCSE
micaela_crisma@yahoo.it


Oggi la proposta è di provare a dare un altro significato a quelli che voi considerate difetti o mancanze fisiche.
Vi siete già guardate abbastanza allo specchio nei precedenti esercizi, quindi non vi chiedo di farlo di nuovo. Semplicemente, scrivete su un notes i tre peggiori vostri difetti fisici e che cosa ne pensate.
Prima di proseguire vi ricordo che una bassa autostima è spesso il risultato di un pregiudizio. Se parliamo di immagine corporea e se non vi piacete è molto probabile che abbiate voi stesse un vero e proprio pregiudizio verso il vostro corpo! Provate allora a rileggere quello che avete scritto e immaginate che il discorso provenga da una matrigna (tipo favola di Cenerentola per intenderci) invidiosa e pettegola. Voi sapete che questa persona esagera e dice delle cattiverie e avete il compito di difendere la nostra eroina. Cosa potete ribattere? Immaginiamo che la matrigna-orco-suocera (o chi vi pare) dica: hai la pancia piena di smagliature! Come ci difendiamo? Possiamo dare un significato positivo e costruttivo? Ad esempio: la mia pancia e le smagliature sono la testimonianza che ho dato alla luce un bimbo di cui sono molto orgogliosa. Oppure: quante rughe e che occhiaie! Risposta: certo sono una donna che ha vissuto intensamente e le rughe dimostrano il cammino e l'esperienza fatte. O ancora, in un'altra vena: sei grassa! Risposta: forse lo sono rispetto alle modelle o alle attrici anoressiche. Casomai sono robusta (o formosa, o ben piantata) e ho un gran bel sedere (o un gran bel seno, a seconda di qual è la vostra fortuna).
Con questi esempi spiritosi spero di avervi trasmesso l'idea che è molto importante il nostro atteggiamento. Se riusciamo ad accettarci per principio non solo ci ameremo di più, ma saremo effettivamente più belle anche agli occhi degli altri. Inoltre, se abbiamo un problema concreto che si può risolvere, saremo più pronte ad affrontarlo serenamente. Se mi odio e penso di essere un fallimento, qualunque miglioramento sarà molto difficile. Se mi apprezzo e provo affetto per tutta me stessa, accetterò di mettere in discussione ciò che serve e avrò fiducia di ottenere dei risultati.

Chiudo con una piccola nota: Sembra che negli ultimi anni molte case di moda abbiano ridotto le taglie dei vestiti, rendendoli più adatti a donne magre e poco formose. Sarò vero? Forse è solo una diceria, ma potremmo anche usare questa notizia per decidere che non siamo noi ingrassate, ma è la taglia a non essere più quella di una volta...